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Piante medicinali o/e officinali?

Spesso il termine “piante officinali” e “piante medicinali” sono utilizzati come sinonimi, ma potresti chiederti qual è la differenza …

piante officinali

Introduzione

Spesso il termine “piante officinali” e “piante medicinali” sono utilizzati come sinonimi, ma potresti chiederti qual è la differenza tra questi due vocaboli. La differenza la incontriamo nella lingua italiana, in quanto il temine officinali è utilizzato prettamente in Italia, e deriva dal termine latino “officina”, ovvero la bottega o il laboratorio, dove il farmacista realizzava i suoi rimedi.

Molte volte, si utilizza il termine piante medicinali per raggruppare tutte le piante che danno dei benefici/cure all’organismo. Di seguito cercheremo di analizzare le fondamentali differenze tra questi due termini.

Piante officinali

Questa tipologia di piante è ufficialmente riconosciuta e regolamentata dalle autorità sanitarie. A riguardo la normativa italiana, ci dice nella Legge del 6 gennaio 1931, n.99 : “per piante officinali si intendono le piante medicinali, aromatiche e da profumo, comprese nell’elenco che sarà approvato con regio decreto…”. Da qui possiamo comprendere come con il termine “piante officinali” si raggruppano una serie di erbe con tre diverse caratteristiche. Le piante infatti possono essere:

  • medicinali
  • aromatiche
  • da profumo

Perciò non tutte le piante officinali possiedono proprietà fitoterapie, solamente quelle medicinali, come approfondito di seguito possiedono queste proprietà.

Piante aromatiche

Le erbe officinali aromatiche sono utilizzate come ingredienti anche nei prodotti farmaceutici, con standard qualitativi rigorosi, spesso sono utilizzate per modificare il gusto sgradevole di alcuni farmaci.

Di seguito sono elencate alcune tipologie:

  • Basilico, ha un aroma fresco
  • Dragoncello, ha un aroma dolce e leggermente piccante
  • Limone, ha un aroma fresco ed agrumato
  • Rosmarino, ha un aroma pungente
  • Menta, ha un aroma fresco e pungente 
  • Salvia, ha un aroma forte e persistente
  • Timo, ha un aroma speziato e forte

Piante da profumo

  • Lavanda, ha un profumo floreale e rilassante 
  • Menta, ha un profumo fresco
  • Rosmarino, ha un profumo fresco ed erbaceo 
  • Rosa, ha un profumo romantico e delicato

Queste sono alcune piante aromatiche e da profumo scientificamente e clinicamente riconosciute per i loro effetti. Come già qui si può evincere alcune piante come il rosmarino, la salvia, il timo e la menta, fanno parte di tutte e tre le categorie. Cioè possono essere utilizzate sia come piante aromatiche (anche in cucina), impiegate nei profumi, o come fitoterapici ed inoltre sono usate anche in ambito cosmetico, sotto forma di creme, gel o oli essenziali. 

Piante medicinali

Le piante medicinali sono piante che contenendo al loro interno principi attivi, che vengono utilizzate per trattare vari disturbi o malattie. Di queste viene utilizzata la pianta nella sua interezza: foglie, fusto, radici, fiori e frutti. Possono essere utilizzate da sole o in combinazione con altri rimedi naturali o farmaci. Con il termine medicinale si intendono quelle piante che hanno un preciso scopo terapeutico

Ecco di seguito un esempio di rimedi medicinali

  • Aglio: utilizzato per migliorare la circolazione e supportare il sistema immunitario
  • Aloe vera: utilizzata per curare ferite e scottature
  • Arnica: utilizzata per curare traumi o contusioni
  • Avena sativa: rimedio per migliorare la digestione, ridurre il colesterolo ed aumenta la sensazione di sazietà
  • Basilico: utilizzata per la sua azione antinfiammatoria, antibatterica, antiossidante, digestiva e calmante
  • Calendula: utilizzata per curare lievi infiammazioni della cute e della mucosa
  • Camomilla: utilizza per curare i disturbi gastrointestinali
  • Curcuma: utilizzata per curare malattia infiammatorie croniche 
  • Echinacea: utilizzata per aumentare le difese immunitarie
  • Lavanda: utilizzata come calmante, antinfiammatorio e antispasmodico
  • Menta: utilizzata per curare aerofagia, flatulenza e vomito
  • Rosmarino: utilizzata per alleviare il dolore, migliorare la memoria e la concentrazione, stimolante, antiossidante e antinfiammatorio
  • Peperoncino: rimedio antinfiammatorio e contro il dolore
  • Timo: utilizzata come antinfiammatorio per l’apparato respiratorio, o per i disturbi gastrointestinali
  • Valeriana: utilizzata per curare ansia ed insonnia
  • Zenzero: utilizzata per curare il mal di stomaco e nausea

La filosofia delle piante

Alla base delle piante medicinali c’è lo stesso obiettivo dei farmaci, ovvero quello di fornire rimedi per gestire il dolore, ma le prime citate, sfruttano la gamma di componenti chimici che si trovano naturalmente al loro interno, per dare beneficio all’organismo. L’estrazione di questi componenti non solo è più sicura dell’uso a lungo termine di alternative chimiche, quali i farmaci, ma è anche meno costosa. Inoltre i farmaci, sono composti chimici prodotti sinteticamente e progettati per avere effetti specifici sul nostro corpo. Affidarsi alla natura si è dimostrato sempre vantaggioso quando si tratta di trattare dolori e sindromi che vanno da lievi irritazioni della pelle a condizioni croniche.

Conclusione

Giunti a questa conclusione, si evince dunque che per comprendere la differenza tra le due tipologie di piante bisogna controllare in primis le regolamentazioni dei singoli paesi. 

Riassumendo, le piante officinali sono una macro categoria in cui al suo interno troviamo tre sottocategorie, quella delle piante medicinali, aromatiche e da profumo. In generale, tutte queste piante sono una fonte preziosa di vasti rimedi naturali per la salute a 360 gradi dell’organismo umano. 

BIBLIOGRAFIA

Chiereghin P., “Farmacia verde manuale di fitoterapia: conoscere ed utilizzare le piante officinali e le loro proprietà curative”, Bologna, Edagricole, 2011

SITOGRAFIA

www.edizionieuropee.it/LAW/HTML/11/zn2_06_005.html

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