Introduzione
L’anice verde noto anche con il nome anice comune o Pimpinella anisum, è un’erba originaria del bacino del Mediterraneo dai numerosi benefici e utilizzi. Il nome deriva dal greco “anisum” che significa “eccitare”.
L’anice verde non è da confondere con l’anice stellato e/o pepato, in quanto questi ultimi appartengono ad altre famiglie, in questo caso l’anice comune un erba annua appartenente alla famiglia delle Apiaceae (la stessa delle carote) o Umbrelliferae ( per l’inflorescenza ad ombrella)
Cenni storici
L’anice verde è famoso per l’utilizzo dei suoi frutti ( o semi ) nelle ricette di cucina e per la creazione di rimedi naturali, lo consigliavano in passato da Ippocrate a Carlo Magno. Ma i suoi rimedi erano già noti agli Egizi, dell’anice verde si trova menzione nel papiro di Ebers (1500 a.C.), che come accennato prospera nelle zone del bacino del Mediterraneo e in passato era presente nelle zone temperate della penisola anatolica. Troviamo menzione dei benefici di questa pianta anche nell’encicolpedia della “Naturalis historia”, scritta da Plinio il Vecchio, “non esiste nulla di più benedico per l’addome e gli intestini”.
Benefici
L’anice verde ha molti benefici per la salute e offre proprietà analgesiche e antispasmodiche, oltre al essere anche un potere antibatterico, antinfiammatorio e antimicotico per proteggere dalle infezioni. Inoltre, può essere utilizzato, anche, per eliminare la congestione delle vie respiratorie superiori. Il suo trattamento per tosse e raffreddore è dimostrato, grazie alla sua azione mucolitica ed espettorante.
L’anice comune è ricco di antiossidanti, che aiutano l’organismo a proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. Gli antiossidadanti presenti in questa pianta includono l’acido rosmarino (ha anche effetti antinfiammatori), acido cafeico, acido cumarinico e l’anetolo.
L’olio essenziale dell’anice verde utilizzato per l’aromoterapia apporta benefici calmanti e rilassanti a tutto l’organismo.
Disturbi
L’anice verde è noto come rimedio naturale a livello:
- gastrointestinale e digestivo
- flatulenze
- antispasmodici
- mal di gola e tosse
- mal di testa
Valori nutrizionali
Per 100 grammi di anice verde:
- Energia: 239 kcal
- Vitamina C: 3 mg
- Vitamina B6: 0,1 mg
- Vitamina B1: 0,06 mg
- Potassio 1045 mg
- Calcio: 168 mg
- Ferro: 1,7 mg
- Proteine: 4,7 g
- Magnesio: 56 mg
- Grassi: 0,5 g
- Carboidrati: 63 g
- Fibra alimentare: 11 g
I valori si riferiscono all’anice secco, e possono variare a seconda della forma in cui viene consumato.
Utilizzi in cucina dell’anice verde
I fiori di questa pianta sono molto apprezzati in cucina per aromatizzare dolci e pane, oltre che per bilanciarne perfettamente la dolcezza; bisogna però saperli usare con criterio, per non sovrastare gli altri ingredienti! A casa puoi usarlo per dare un pizzico di creatività alle solite ricette, puoi aggiungere un pizzico di anice alla focaccia al rosmarino o alla classica frolla per i biscotti o la crostata; si abbina bene, anche ,alle noci, agli ortaggi, a diversi piatti a base di formaggio, ed è anche largamente utilizzato per la creazione di liquori.
L’anice verde offre un modo fresco ed eccitante per dare un tocco di brio anche alle ricette più banali. Provando nuove ricette con questo aroma unico, la cucina di casa tua sembrerà sicuramente un ristorante gourmet.
Curiosità
Ecco alcune curiosità sull’anice verde:
Lo sapevi che i suoi semi sono leggermente estrogenici e promuovono la produzione di latte? Nei Paesi Bassi, i biscotti ai semi di anice sono un regalo tradizionale per favorire la montata lattea delle neo mamme.
I semi di anice sono, inoltre, impiegati nella preparazione di liquori, quasi ogni cultura può vantare un liquore a base di anice, dall’arak del Medio Oriente, all’ouzo greco, al turco rakı.
Ma non solo, in passato l’anice veniva utilizzato come stimolante ed era considerato un potente afrodisiaco per combattere l’impotenza, ecco spiegato l’origine del suo nome “anisum” cioè “eccitare”.
Tossicità
L’assunzione di elevate dosi di anice verde può risultare tossica. Infatti, l’anetolo, già precedentemente citato tra gli antiossidanti contenuti nella pianta, che è responsabile del caratteristico gusto, e se consumato in elevate quantità può creare nausea, vomito, direi, irritazioni della pelle e delle mucose, disturbi del sonno, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. In ogni caso, se sei incinta o hai disturbi di salute, rivolgiti sempre al tuo medico o ad un professionista nel settore prima di consumarlo o utilizzarlo sotto forma di oli essenziali.
BIBLIOGRAFIA
Chiereghin P., “Farmacia verde manuale di fitoterapia: conoscere ed utilizzare le piante officinali e le loro proprietà curative”, Bologna, Edagricole, 2011