Introduzione
La malva, nota scientificamente con il nome Malva spp., di cui fa parte la più comune Malva sylvestris, la quale appartiene alla famiglia delle Malvacee. La malva è senza dubbio una delle piante più importanti dal punto di vista medicinale.
È una pianta spontanea che cresce spontaneamente, in quanto ha una grande capacità di adattarsi a diversi climi e ambienti. In alcune zone, è considerata una pianta infestante a causa della sua natura invasiva, soprattutto perché nasce spontaneamente nei terreni abbandonati o incolti, tanto da diventare invasiva.
Cenni storici
Gli antichi utilizzavano la malva principalmente durante i pranzi di gala, come ortaggio prelibato, oppure come ricorda Plinio veniva usata rimedio terapeutico, per calmare le infiammazioni dell’apparato respiratorio, come la tosse.
Gli antichi adoperavano le foglie e i fiori della pianta, facendoli prima seccare, così da poterli utilizzare per le tisane o decotti per i problemi della gola, ma poteva essere anche utilizzata per realizzare lozioni, creme o unguenti per le irritazioni della pelle o come idratante.
Gli antichi utilizzavano la malva anche come lassativo, viene raccontato di questo utilizzo anche da Cicerone, il quale ha sofferto per diversi giorni di una terribile diarrea per aver esagerato nel mangiare un pasticcio a base di lattuga e malva .
Inoltre in passato le fibre della pianta della malva erano utilizzate nella produzione tessile, in quanto sono resistenti, così possono essere tessute insieme per creare indumenti.
Benefici della malva
La malva è un’erba annua che contiene nelle sue foglie e fiori sostanze benefiche come mucillagini, polifenoli e vitamina C. Le mucillagini sono sostanze viscose e gelatinose, costituite da polisaccaridi come la cellulosa, emicellulosa o pectina in grado di formare sostanza gelatinosa, come meccanismo di difesa per la pianta stessa e per il nostro organismo.
La malva viene spesso utilizzata anche come emolliente per curare le irritazioni della pelle, è infatti un ingrediente comune all’interno dei prodotti cosmetici.
Quando infatti ingeriamo la pianta e le mucillagini al suo interno, esse formano un rivestimento protettivo che allevia l’irritazione o l’infiammazione gastrointestinale. In generale le mucillagini hanno un effetto lenitivo per le vie respiratorie, l’apparato digerente e urinario.
Disturbi
La malva è usata per curare i seguenti problemi:
- Mal di gola
- Tosse e bronchiti acute
- Infiammazioni o irritazioni cutanee
- Infiammazione delle gengive, afte, ascessi
- Problemi digestivi
- Arrossamenti oculari
- Stipsi
- Cistiti e infiammazioni vescicali
Valori nutrizionali
Di seguito i valori nutrizionali, le vitamine e i minerali in 100 gr di malva:
- Energia: 31 Kcal
- Proteine: 2,5 gr
- Grassi: 0,6 gr
- Carboidrati: 6,3 gr
- Fibre: 4 gr
- Zuccheri: 0, 2 gr
- Acqua: 89 gr
Nella malva sono poi presenti in piccole percentuali, la vitamina A, alcune vitamine del gruppo B, la vitamina C e K, oltre che minerali come calcio, ferro, magnesio, potassio e fosforo.
In cucina – Ricetta per Infusi
La malva in cucina è molto apprezzata, le foglie infatti possono essere consumate crude o cotte come verdura. I suoi bellissimi fiori invece che hanno toni e sfumatura che variano dal bianco al rosa/viola, sono perfetti per decorare ogni piatto, e perchè no ogni dolce!
Inoltre come già sopra accennato, foglie e fiori della pianta possono essere utilizzati, una volta essiccati per fare infusi o tisane, dal sapore leggermente dolce.
Per ottenere un buon infuso, bisogna immergere circa due cucchiai di fiori in una tazza di acqua calda da bere almeno due volte al giorno. Questo infuso può essere utilizzato sia per alleviare la tosse calmare, per i dolori di stomaco, oppure si può utilizzare come colluttorio, facendoti i gargarismi per eliminare le infiammazioni delle gengive e della gola.
Inoltre infuso di malva può essere efficace anche come cura dimagrante, bisogna prima far bollire circa mezzo litro di acqua e poi immergervi 25 g di foglie, dopodiché bisogna filtrare e poi si può bere l’infuso. L’infuso per avere effetto deve essere bevuto a digiuno per un periodo di un mese consecutivo.
Tossicità
La malva è considerata una pianta sicura, in quanto le foglie, i fiori e le radici della stessa possono essere utilizzati in cucina, erboristeria e cosmesi senza causare significativi problemi. Tuttavia, alcune persone potrebbero essere più sensibili ad alcune piante ed avere alcune reazioni allergiche, tuttavia è sempre bene fare attenzione, nel caso sia la prima volta che utilizzi una crema a base di malva o che entri per la prima volta in contatto con essa applicane una piccola quantità su una zona della pelle per vedere la reazione. Nel caso di sintomi di intolleranza consulta un medico o un professionista sanitario.
Curiosità
Nell’antica lingua veneto-giuliana, che ha influenzato le regioni dell’Italia nord-orientale la Malva si chiama “Slis”, da questo termine abbiamo tratto ispirazione per il nome del nostro sito. La malva infatti p un erba che nasce spontanea nei monti e nelle pianure in cui siamo nati e cresciuti, il Veneto, per questo abbiamo scelto di unire le nostre origini e il nostro amore per la natura e le erbe spontanee in questo progetto.
BIBLIOGRAFIA
Chiereghin P., “Farmacia verde manuale di fitoterapia: conoscere ed utilizzare le piante officinali e le loro proprietà curative”, Bologna, Edagricole, 2011
“Il segreto della salute: erbe e cure di Frate indovino”, Perugia, Edizioni frate indovino, 1970