Introduzione
Il termine “body positive” è usato per definire il movimento di accettazione nel nostro corpo indipendentemente dalla taglia, forma, colore della pelle, genere e abilità fisiche. Ma in parole povere cosa significa?
La body positive è, più semplicemente, un rapporto sano con il proprio corpo, attraverso l’accettazione di sé stessi senza paragoni o pregiudizi. Questo, sopratutto oggigiorno non è affatto semplice, in quanto sempre di più la nostra società ci pone in una situazione di mistificazione dei modelli presentati dai social media.
Letteralmente il misticismo, è un atteggiamento spirituale che prevede l’annullamento della personalità individuale attraverso un superamento dei limiti, al fine di avvicinare la persona alla divinità. Non è dunque sbagliato pensare e paragonare i modelli mediatici di oggi a quelli che una volta erano i santi, che venivano venerati per i propri sacrifici spirituali e personali ai fini di un bene superiore. Come per i santi-martiri e importanti religiosi, i quali un tempo avevano un seguito, oggi esistono i follower, il cui bene superiore è la conoscenza a 360° non che imitazione dei modelli suggeriti dalla grande madre politeista “Social Media”.
Questi “accenni” sono essenziali al fine della spiegazione sociale e culturale della body positive nella società del XX secolo. Una volta comprese le reali difficoltà del vivere nella società odierna, che ci bombarda con immagini di corpi “perfetti”, il che può rendere difficile amare ed accettare le imperfezioni del proprio corpo, cercheremo di capire dove, quando e perché sia necessario parlare di body positive!
La visione del corpo nella storia
La mistificazione dell’ideale di magrezza e sofferenza per avvicinarsi alla perfezione divina ha origini antiche, che possono essere ricollegabili alla religione cristiana. Uno degli esempi più famosi ci viene da Santa Caterina da Siena, la quale al fine del raggiungimento della sua unione con il divino, morì d’inedia (mancanza di alimenti) all’età di 33 anni. La chiesa, all’epoca nel 1300, promuoveva questo ideale di morte, questo infatti non è in tale ambito un caso isolato di spiritualità estrema. Tuttavia, questi modelli religiosi, vanno contestualizzati e compresi nell’epoca storica in cui sono avvenuti. Essi sono essenziali per i fini della nostra ricerca per comprendere l’excursus della comprensione e dei modelli della visione del corpo nella storia.
Apparte questi casi riportati dalla chiesa, il grasso in passato era simbolo di benessere, erano invece le persone pallide e magre a simboleggiare la persona “malaticcia” e fragile. Ma quando precisamente questo concetto è cambiato?
Si ritiene che in particolare, tra il 1860 e il 1920, anche a causa della ripresa degli ideali greci, con i giochi degli Olimpiadi (1869), è cambiato il concetto del corpo, della salute e del benessere. Anche il successo personale da questo momento in avanti viene connesso al corpo, che diventa la chiave per la scalata sociale.
Ciò di cui siamo certi è che tra Ottocento e Novecento si creano dei cambiamenti sociali dal punto di vista del corpo, che portano sempre di più all’individualismo e alla cura di sé stessi. Un altro fattore rilevante a livello sociale fu la diffusione delle toilette private all’interno delle abitazioni, oltre che la costruzione delle fogne e del concetto di igiene pubblica. Questi importanti eventi sociali hanno creato l’incremento del disgusto verso i rifiuti corporei e hanno iniziato a plasmare la mentalità pubblica su cosa fosse socialmente accettabile.
Nascita del movimento della body positive
Il movimento “The Body positive” nasce, come ella stessa scrive nel suo blog, da Connie Sobczak, nel 1996. L’educatrice e attivista in seguito alla perdita della sorella, la quale soffriva di disordini alimentari e un intervento chirurgico andato male, ha lanciato il primo workshop sull’immagine del corpo con la sua organizzazione no-profit. Da quel momento, visto che da giovane aveva sofferto lei stessa di disordini alimentari, si è prodigata per promuovere un movimento sociale che si concentra sulla celebrazione di tutti i tipi di corpo, indipendentemente dal peso, dalle dimensioni, dalla forma o dalla mobilità.
Dal 1996, oltre ad aver aiutato più di un milione di persone in tutto il modo, collabora anche con scuole, università e aziende per celebrare la diversità.
Perché la body positive è importante
L’immagine positiva del proprio corpo è una parte essenziale del sostegno alla salute fisica e mentale. Fondamentale è non cadere negli ideali irrealistici di immagine che ci sono stati forniti con il tempo, prima dalla tv e poi dai social media.
Chi scrive rivolge questo messaggio particolarmente ai giovani, che passano ogni giorno ore sui social e che si sono sempre di più distaccati dalla realtà che li circonda. Forse sono stati spinti da ciò anche a causa della quarantena forzata, causata dalla pandemia, forse sono stati costretti a rifugiarsi in quel mondo per mantenere una connessione con l’esterno delle mura domestiche. Su questo argomento tutti dovremmo interrogarci e capire come fare di più e meglio, per riportare il mondo fuori dallo smartphone, e fuori dalle opinioni etichette, per creare un nostro mondo e delle nostre originali idee.
In definitiva, dovremmo promuovere un atteggiamento positivo nei confronti del proprio corpo e delle relazioni umane, cercando di diminuire la vergogna, lo stigma dei giudizi fisici ed il bullismo. Può anche portare a un miglioramento del benessere e della salute psicologica grazie all’aumento dell’autostima e della soddisfazione generale per il proprio aspetto. Impegnandoci in conversazioni sulla positività del corpo, abbiamo il potere di creare un ambiente più sano che celebra la diversità in tutte le sue forme.
Oggi la positività corporea
Questo tema ha conosciuto un’impennata negli ultimi anni, con un numero crescente di risorse che supportano l’esplorazione e l’auto-riflessione. Esistono libri, video, corsi che forniscono indicazioni ed informazioni su come essere positivi con il proprio corpo. Uno dei suggerimenti utili al fine del raggiungimento di uno stile di vita positivo è quello di incorporare l’esercizio fisico nella tua routine quotidiana. Questo è un eccellente modo per aumentare il tuo benessere attraverso il rilascio delle endorfine che ti aiutano a mantenere uno stile di vita sano. Anche assicurarsi di rimanere idratati durante la giornata è essenziale o mangiare alimenti che , abbiano un valore nutrizionale sufficiente. Una dieta equilibrata è la risposta alla tuo benessere fisico e mentale.
Oggi, il movimento della positività corporea è una presa di posizione a favore dell’accettazione di sé e degli altri, indipendentemente dalle forme, peso, età e genere. Questo però non vuol dire che esso promuova uno stile di vita poco salutare o l’obesità, anzi il contrario, incoraggia a prendere in mano la propria vita e a piacersi indipendentemente da come si è fuori. Si può vedere come alla creazione di solide basi per vivere nella società e costruire solidi rapporti interpersonali e nuove forme di ideali di bellezza.
La positività corporea è un movimento che è cresciuto in forza e numeri fin dagli anni ’60 e non mostra segni di rallentamento. Questo movimento è così importante in quanto ci permette di amare noi stessi senza paragonarci agli altri o sentirci in dovere di cambiare il nostro corpo per soddisfare gli standard della società.
Conclusione
Questo articolo vuol essere un nuovo punto di vista, critico e intrigante per discutere sulla persona indipendentemente da genere e forma, dovremmo discutere di essere solo figure attive, buone e sane nella nostra società, senza bisogno di altre etichette, per gridare al mondo che “SEI BELLA/O”, sta negli occhi di chi guarda dentro e fuori la persona. Chi scrive reputa che al giorno d’oggi sia già difficile essere persone belle dentro, al fuori può rimediare la chirurgia, ma dentro nemmeno la spiritualità e la religione può porre rimedio. Si ritiene dunque rilevante parlare di questo argomento, in quanto prima delle diete, del fisico perfetto, la persona ha bisogno in primis di accettarsi e volersi bene. Solo dopo l’accettazione di come ci ha fatto madre natura, possiamo costruire un percorso sano e proficuo per il nostro/su il corpo.
Questo viaggio alla ricerca delle prime forme di classificazione sociale alla base delle problematiche che ci portano nella società odierna a parlare di “body positive”, ci si augura, sia servito a capire come nel XX secolo non dovrebbero più esserci necessità sociali e culturali che ci impongono di fare differenze tra la moltitudine di colori, taglie, dimensioni di uomini e donne. In un mondo in continua connessione, dovremmo semplicemente imparare il rispetto per il prossimo e per noi stessi, non lasciandoci influenzare dalla negatività e trasmettendo alle future generazioni modelli “positivi” senza aggiungere nomi o aggettivi.
BIBLIOGRAFIA
Ruberg, Willemijn. “HISTORY OF THE BODY.” Red Globe press
SITOGRAFIA
Leboeuf, Céline. “What Is Body Positivity? The Path from Shame to Pride.” Philosophical Topics, vol. 47, no. 2, 2019, pp. 113–28. JSTOR, https://www.jstor.org/stable/26948109. Accessed 11 Feb. 2023.