''Con te per la tua salute e il tuo benessere''

HomeAlimentazioneNutraceuticiVitamina B5: benefici, alimenti, rischi e dosaggio 

Vitamina B5: benefici, alimenti, rischi e dosaggio 

La vitamina B5, nota anche con il nome di acido pantotenico, è un nutriente essenziale che svolge un ruolo chiave nel metabolismo…

vitamina b5

Che cos’è la vitamina B5

La vitamina B5, nota anche con il nome di acido pantotenico, è un nutriente essenziale che svolge un ruolo chiave nel metabolismo energetico, nella sintesi di ormoni e nelle funzioni celebrali. L’acido pantotenico fa parte delle vitamine gruppo B, un insieme di otto vitamine idrosolubili, ovvero che si dissolvono facilmente in acqua. 

Benefici 

Sono numerosi i benedici associati alla vitamina B5, in primis è un componente essenziale della coenzima A (CoA), una molecola coinvolta nel metabolismo dei carboidrati, grassi e delle proteine, in quanto aiuta il nostro organismo a convertire questi alimenti in energia. Oltre a ciò questa vitamina è coinvolta nella sintesi degli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone) e gli ormoni dello stress (cortisolo). Questi ormoni sono fondamentali non solo per il sistema riproduttivo ma anche per il sistema immunitario. Sappiamo bene infatti che se il nostro corpo è stressato ciò influirà negativamente sul nostro sistema immunitario che sarà più vulnerabile agli attacchi esterni. 

L’acido pantotenico svolge una funzione importante nella produzione dell’aceticloina, un neurotrasmettitore che contribuisce alla corretta funzionalità del sistema nervoso. Inoltre, questa vitamina è largamente utilizzata per i suoi benefici sulla pelle nell’ambito cosmetico, in quanto favorisce la guarigione di arrossamenti o piccole ferite. 

Scoperta

La vitamina B5 è stata scoperta nel 1931 da Roger J. Williams, un biochimico austriaco. Egli isolò per la prima volta l’acido pantotenico da una varietà di fonti alimentari, tra cui il fegato, il tuorlo d’uovo e i semi di grano. Questa scoperta fu davvero rilevante perchè dimostrò che questa sostanza era essenziale per la sopravvivenza e la salute degli organismi viventi in quanto è coinvolto in una varietà di processi metabolici all’interno del corpo.

Dove trovarla

L’acido pantotenico è presente in diversi alimenti, come legumi, cereali integrali, verdure, carne, pesce e uova. La vitamina B5 è presente nelle carni bianche di pollo e tacchino, oppure le carni rosse di manzo e maiale. Inoltre si trova presente nel pesce come salmone, tonno e sgombro. Oltre a questi alimenti la troviamo anche in alimenti come fagioli, lenticchie e piselli, noci, mandorle, semi di girasole e di lino; In cerali integrali come grano, il farro, l’avena e il riso integrale. La vitamina B5 è contenuta anche nel latte, yogurt e formaggio, e nelle verdure come spinaci e cavolo riccio e bietole. 

Carenza di vitamina B5

La carenza di acido pantotenico è una rarità, ma è anche una situazione difficile da riscontrare. Questa vitamina è assai diffusa in molti alimenti, infatti, solitamente i soggetti che presentano tale carenza sono persone assai denutrite facenti parte del terzo mondo. Inoltre tale carenza viene riscontrata anche in persone che abusano di stupefacenti o alcool, in quanto il loro organismo ha una ridotta capacità di assorbire i nutrienti.

Rischi e dosaggio

I rischi connessi a una carenza di vitamina B5 sono curabili e non gravi, come quelli connessi ad altre carenze vitaminiche, tuttavia non vanno trascurati. I sintomi riconducibili alla carenza di questo nutriente possono essere, affaticamento, debolezza muscolare, disturbo del sonno, problemi digestivi, pelle secca o facilmente irritabile. 

Il dosaggio giornaliero raccomandato nei maschi adulti è di 6 mg al giorno, mentre nelle donne è di 7 mg, tuttavia si consiglia di consultare un professionista del settore per determinare le esigenze personali. In caso di carenza si può assumere attraverso gli integratori di vitamina B5 a seconda dei specifici casi e necessità. possono variare da persona a persona.

Tossicità

Fondamentale, è sempre rispettare i limiti dei dosaggi dei nutrienti assunti tramite integratori alimentari, per non incorrere in effetti collaterali. Le conseguenze di un sovradosaggio possono causare effetti collaterali come diarrea, nausea o bruciore di stomaco, ma questa vitamina p considerata sicura e non associata a gravi tossicità, in quanto essendo idrosolubile, l’eccesso viene eliminato attraverso l’urina. 

BIBLIOGRAFIA

Gerras C., Golant J., Hanna E. J., “Il libro completo delle vitamine”, Firenze, Giunti Martello, 1982

Share on: